I Monti Alburni

Castelcivita presenta una vasta estensione di boschi di latifoglie che si estendono sull’area meridionale dei Monti Alburni, un massiccio calcareo il cui nome deriva dal latino albus (bianco) dal colore chiaro delle rocce. L’area montana è ricoperta in ampia parte da faggeti e altre specie rare ed endemiche dell’Italia meridionale: aceri lobati, cerri, ontani napoletani, affiancati a conifere e agrifogli.

Le aree boschive più rilevanti del territorio sono localizzate a:

  • Chiainamano, un bosco di latifoglie e faggi dotato di aree attrezzate per pic-nic, situato a circa 1000 m s.l.m. e raggiungibile attraverso la strada di montagna alle spalle della Torre Angioina.
  • Palombella, situato più in alto rispetto al bosco di Chiainamano, è caratterizzato da un faggeto di particolare pregio ed è raggiungibile attraverso il percorso che conduce alle più importanti vette degli Alburni tra cui il Monte della Nuda (1.704m, seconda vetta più alta dopo Monte Alburno)
  • Sicchitiello, area caratteristica per la presenza di pozzi, inghiottitoi e di un bosco di faggio di particolare pregio.

La varietà di habitat che caratterizza i Monti Alburni si riflette nella grande quantità di animali che li popolano come le numerosi specie di pipistrelli legate agli ambienti di grotta ma anche mammiferi carnivori quali il lupo, il cinghiale e il gatto selvatico.

L’ornitofauna è molto ricca di specie migratorie, uccelli predatori e uccelli nidificanti sia in
ambienti aperti che in aree.